LUOGHI DI LAVOROSTRESS DA LAVORO CORRELATO

 Attenzione sulle violenze e molestie nei contesti lavorativi, con particolare riferimento alle dinamiche organizzative e relazionali che possono sfociare in disagio psicologico o malessere cronico

 

Un pubblico partecipato e competente ha assistito nei giorni scorsi, presso la Sala Bini di Confcommercio Ravenna al seminario “Stress da lavoro correlato: definizione, strumenti e impatti organizzativi”, promosso dall’EBT, Ente

Bilaterale del Terziario della provincia di Ravenna.

Un incontro formativo che ha richiamato un pubblico attento - tra cui consulenti del lavoro, RSPP, rappresentanti aziendali e operatori della prevenzione - a conferma dell’interesse e dell’urgenza con cui oggi si guarda ai rischi psicosociali nei contesti professionali.

Dopo i saluti istituzionali di Claudia Lugaresi (presidente EBT), Luca Massaccesi (coordinatore dell’OPP provinciale) ed Eleonora Traversari (RLST), si è svolta una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Elena Nencini del settimanale Settesere.

Due gli esperti intervenuti con approcci complementari: Antonio Argentino, medico del lavoro dello SPSAL di Ravenna - sede di Bagnacavallo, ha fornito un inquadramento normativo e sanitario dello stress da lavoro correlato, analizzando le modalità di valutazione e prevenzione; Anna Villani, security manager esperta in prevenzione della violenza nei luoghi di lavoro, ha posto l’attenzione sulle violenze e molestie nei contesti lavorativi, con particolare riferimento alle dinamiche organizzative e relazionali che possono sfociare in disagio psicologico o malessere cronico.

Durante l’incontro, è stata sottolineata l’importanza di riconoscere e prevenire ogni forma di violenza e molestia nei luoghi di lavoro, definita come: «un insieme di pratiche e comportamenti inaccettabili, oppure la minaccia di attuarli, sia in modo occasionale che ripetuto, che si prefiggano, causino o possano causare un danno fisico, psicologico, sessuale o economico».

Le principali forme includono: violenza fisica, verbale, psicologica (mobbing, stalking), organizzativa, economica, sessuale, molestia e discriminazione.

Particolare rilievo è stato dato alla componente psicologica: si è di fronte a molestia psicologica quando un collega o un gruppo di colleghi mantengono in modo continuato comportamenti scorretti e ostili nei confronti di un altro lavoratore, di un superiore o sottoposto, che si ritrova umiliato, offeso, escluso o minacciato, con ricadute anche gravi sul piano personale e professionale.

Numerosi gli interventi del pubblico nel dibattito che hanno evidenziato una forte sensibilità e bisogno di strumenti pratici per affrontare situazioni spesso silenziose ma estremamente impattanti.

Le conclusioni dell’evento, affidate a Luca Massaccesi, hanno ribadito l’importanza di fare rete tra attori del mondo del lavoro, enti bilaterali e organismi di prevenzione, promuovendo una cultura del rispetto e della sicurezza a 360 gradi.

Il seminario era accreditato dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro, è valso ai fini della formazione professionale continua.

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