Mambelli: «Con l' inflazione e la crisi energetica sopravvivenza a rischio»

«Dopo due annidi stallo dovuto all' emergenza Covid-19, la crisi energetica e l' inflazione sono la nuova pandemia che mette a serio rischio la sopravvivenza delle nostre imprese del commercio, turismo e servizi». La

netta considerazione arriva da parte del presidente di Confcommercio Ravenna, Mauro Mambelli, che al Governo entrante chiede di lavorare a testa bassa per rispondere alle esigenze reali dell' imprenditoria. «In particolare - spiega - sono tre le grandi emergenze che l' esecutivo dovrà affrontate subito, meglio se in raccordo con l' Europa: la prima riguarda l' emergenza energetica, la seconda il contenimento dell' inflazione e la terza occorre contrastare il pericolo recessione. Per fare questo servono interventi strutturali, a cominciare dal cosiddetto "energy recovery fund", dalla fissazione di un tetto al prezzo del gas e dalla revisione dei meccanismi e delle regole di formazione del prezzo dell' elettricità».
Il centro studi di Confcommercio ha calcolato che da qui a giugno 2023, almeno 120mila piccole imprese in tutta Italia potrebbero cessare l' attività con la perdita di oltre 370mila posti di lavoro. «Non dimentichiamo - ricorda Mambelli - che la nuova emergenza si somma alle note difficoltà di lungo corso e cioè la debolezza strutturale dei consumi unita a una eccessiva pressione fiscale». Ecco allora che «il Governo, come prima azione, dovrà quindi sostenere le imprese del commercio, turismo e servizi con interventi mirati e più sostanziosi a livello di risorse, dovrà agire sul cuneo fiscale e contributivo e dovrà rafforzare le misure in tema di credito.
Solo così si rilanciano occupazione, redditi e consumi».

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