CONFCOMMERCIO RAVENNA: ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI 2025
MAMBELLI: ‘IL COMMERCIO TRADIZIONALE È ESSENZIALE PER LA VIVIBILITÀ DELLE AREE URBANE MA SOPRATTUTTO PER IL FORESE’
Tanti i temi trattati nella relazione introduttiva dal Presidente Mauro Mambelli: dalla mobilità alle infrastrutture, dalla manutenzione strade e marciapiedi al centro storico, dalla cultura e turismo alle giovani imprese, per citarne alcuni
Presso la Sala Bini, si è svolta l’Assemblea generale dei soci Confcommercio Ravenna che ha approvato all’unanimità il Bilancio consuntivo 2024 e il Bilancio preventivo 2025 alla presenza del Presidente Mauro Mambelli, del
Direttore Giorgio Guberti e dei componenti la Giunta di Presidenza e Consiglio Direttivo.
All’Assemblea erano presenti, inoltre, tre giovani imprenditori che fanno parte del Gruppo Giovani Imprenditori di Confcommercio Ravenna Francesco Turchi (Presidente), Tommaso Fedeli e Giacomo Rossi (Consiglieri) che hanno portato le loro testimonianze: il Gruppo è una realtà dinamica che con entusiasmo e visione organizza iniziative locali, come ad esempio la recente ‘Arte e Laboratori in vetrina’ dove 17 gli artisti hanno esposto le loro opere in altrettanti esercizi commerciali, pubblici esercizi, alberghi, ristoranti, panifici e librerie, bar, gioiellerie, erboristerie ravennati nell’anno del centenario della scuola del mosaico.
Presenti i vice Direttori Barbara Bellucci, Paolo Giulianini e Marcella Naglia e il Direttore ufficio stampa, comunicazione e relazioni esterne Antonio Ravaglioli che coadiuvano il Direttore Giorgio Guberti per una più funzionale e coordinata organizzazione dell’Associazione di via di Roma.
Tanti i temi trattati nella relazione introduttiva dal Presidente Mauro Mambelli: dalla mobilità alle infrastrutture, dalla manutenzione strade e marciapiedi al centro storico, dalla cultura e turismo alle giovani imprese, per citarne alcuni.
“Nel Comune di Ravenna non si può ancora parlare di rischio di desertificazione commerciale, ma di contrazione della rete commerciali si. Le imprese del commercio al dettaglio assieme ad alberghi, bar e ristoranti nel Comune di Ravenna sono pari a 2.127 unità: rispetto a 2 anni fa si sono volatilizzate 85 imprese mentre rispetto al 2019 il dato risulta negativo per 221 imprese. Nelle vie dello shopping ravennate il dato è visibile, meno nel forese in quanto più frammentato ma più consistente e marcato con relative ricadute pesanti sul piano della vivibilità di quei territori. Secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi di Confcommercio negli ultimi anni il centro storico ha perso 36 negozi commerciali e oggi conta 577 imprese, nel forese hanno chiuso 54 negozi commerciali per un totale di 485 imprese esistenti.
Fatte queste precisazioni, è evidente come il commercio tradizionale sia essenziale per la vivibilità delle aree urbane ma soprattutto per il forese. Per questi motivi è necessario che la nuova Amministrazione utilizzi la fiscalità locale per favorire non solo gli insediamenti ma anche il mantenimento della rete commerciale al dettaglio identificandola come un attore importante per la riqualificazione e vivibilità urbana”.
Sul tema della sicurezza, il Presidente ha ribadito che è “centrale per lo sviluppo imprenditoriale del territorio. Non sono state adeguatamente risolte le problematiche di criticità in alcune aree della città che soffrono della presenza di spacciatori, di persone dedite al furto e di personaggi che disincentivano la passeggiata in orario serale. Le imprese lamentano episodi di micro criminalità come ormai avviene in tutte le città di medie dimensioni. Siamo convinti che la presenza delle forze dell’ordine a presidio del territorio sia l’unica forma di prevenzione efficace del crimine. In centro storico le vetrine dei negozi chiusi in attesa di essere riallocate ad altra attività, devono essere mantenute in un contesto di decoro a cura dei proprietari, così come già previsto dal regolamento di Polizia Urbana. Necessario sviluppare sempre più la rete di telecamere che possono essere un primo presidio per il controllo del territorio e fermare situazioni di degrado. Andrebbero anche valutati incentivi per la videosorveglianza nelle attività al fine di scoraggiare ulteriormente eventuali malintenzionati”.
“L’apertura dei Musei Byron e del Risorgimento e la conseguente visita dei reali britannici - ha detto Mambelli - sono una chiave di svolta per l’offerta culturale e turistica della città. Ora occorre non vanificare il positivo eco avuto su tutti i media internazionali e nazionali ma occorre procedere velocemente in stretto raccordo con APT Emilia-Romagna a consolidare l’immagine di Ravenna sui mercati esteri. Bene ha fatto la nuova Amministrazione comunale ad accorpare in un unico assessorato il settore del turismo e della cultura, come da noi proposto, per non disperdere, come avveniva in passato, le opportunità che si presentano a causa della mancanza di informazione e raccordo tra gli assessorati.
E’ molto importante prolungare la stagione turistica offrendo sempre nuove proposte per visitare Ravenna. Un’importante opera a supporto della attrattività turistica è rappresentata dall’hub portuale e crocieristico di cui sono i partiti i lavori e che termineranno nel 2026.