«COZZA DA VALORIZZARE» «SOSTENIAMO I PESCATORI E LA SELVAGGIA DI MARINA»
L'assessore Giacomo Costantini e Mauro Mambelli della Confcommercio Ravenna hanno incontrato i lavoratori del mare che si prodigano ogni giorno per raccoglierla
Cresce in acque pure al largo della costa, fino a una profondità di 12 metri. Così la cozza selvaggia si sviluppa in un habitat importantissimo per l'alto Adriatico, all'interno di una settantina di atolli artificiali e
protetta da altre tipologie di pesca. Ma la domanda da porsi è se la cozza di Marina di Ravenna sia sufficientemente valorizzata. Secondo i nostri pescatori sembra di no. Infatti, nonostante l'importante lavoro di valorizzazione, con tanto di marchio per identificarlo, attorno a questo prodotto unico nel suo genere, ci sono alcune segnalazioni che ne evidenziano criticità. La cozza selvaggia di Marina Ravenna è un prodotto unico nel suo genere e si distingue da tutte le altre cozze in commercio poiché non deriva da un processo di allevamento. La Selvaggia nasce dai banchi selvatici presenti nelle acque al largo della costa romagnola e compie il suo ciclo di vita libera, ancorata naturalmente ai piloni metaniferi sommersi delle piattaforme off shore e agli scogli sottomarini de moli guardiani. Si sviluppa in acque classificate per la loro salubrità e questo fa sì che, una volta sbarcata a terra, sia pronta al consumo senza dover essere sottoposta a processi di stabulazione o depurazione.
E per dare una mano alla veicolazione del messaggio e alla promozione di questo prodotto locale, l'assessore comunale al turismo Giacomo Costantini e il presidente Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli hanno incontrato i pescatori di Marina di Ravenna, per dare loro supporto. «Negli ultimi anni è stato messo in campo un importante lavoro per la valorizzazione della cozza di Marina di Ravenna, definita selvaggia perché cresce spontaneamente sui piloni delle piattaforme al largo delle coste ravennati e questa caratteristica porta, dal punto di vista delle proprietà organolettiche della cresta spontanea, un sapore e dimensioni unici - afferma l'assessore Costantini -. I nostri pescatori con specifici brevetti da sub hanno negli anni affinato le competenze e investito nelle attrezzature che servono a questa particolare tecnica di pesca, che è una vera e propria pesca professionale. La Selvaggia di Marina di Ravenna racconta quindi una storia identitaria del nostro territorio che abbiamo cercato di valorizzare attraverso la festa della cozza: grazie alla collaborazione del mondo economico e delle associazioni di categoria abbiamo in questi anni coinvolto numerosi ristoranti e anche la filiera della distribuzione del pesce. è stato infine creato un marchio per identificarla e valorizzarla. Proprio per questo ora, grazie alle associazioni, vogliamo fare un passo in più e abbiamo chiesto la massima disponibilità a far sì che quando presente in menù o nei banchi del pesce fresco sia evidenziata e distinguibile da altri mitili». «Quando si tratta di dare una mano per valorizzare un prodotto locale, Confcommercio Ravenna c'è e vuole dare il proprio contributo concretamente - afferma il presidente Mauro Mambelli -. Ecco perché ho accolto subito l'invito dell'assessore Costantini a questa 'chiamata' per aiutare a valorizzare un prodotto alimentare importante e soprattutto per dare una mano ai pescatori che si prodigano ogni giorno con un duro lavoro e per consentire di portare sulle nostre tavole la cozza selvaggia di Marina. Le tipicità del territorio vanno preservate, sono la nostra storia, ed anche in questo caso metteremo in atto tutto ciò che è possibile per promozionare questo prodotto».