Alluvione: azzerare le tasse a famiglie e imprese. Necessaria una Legge speciale per i risarcimenti

Complessivamente le imprese associate a Confcommercio Ascom Faenza e Lugo che hanno riportato danni dal maltempo sono 25 per una stima danni che può essere quantificabile attorno agli 8 milioni di euro

12 maggio 2023. È ancora presto per delineare un quadro preciso dei danni nei territori faentino e lughese, interessati dagli allagamenti della scorsa settimana che hanno devastato abitazioni e imprese.

 

Da una prima ricognizione effettuata sulle imprese associate a Confcommercio Ascom Faenza e Lugo emerge però un dato che mette in luce l’impatto che le esondazioni dei giorni scorsi hanno avuto su un’ampia porzione del territorio provinciale.

Complessivamente le imprese associate che hanno riportato danni dal maltempo sono 25 per una stima danni che può essere quantificabile attorno agli 8 milioni di euro.

Più in dettaglio sono 12 le imprese associate a Confcommercio Ascom Lugo mentre sono 13 quelle associate a Confcommercio Ascom Faenza.

Alla luce di questa gravissima situazione, Confcommercio ritiene opportuno mettere subito in campo alcuni interventi per aiutare le imprese a superare questa difficile situazione, anche se ci vorrà del tempo per un ritorno alla completa normalità. 

Innanzitutto è necessaria l’immediata sospensione e azzeramento per almeno un anno della Tari e dell’Imu su tutto il territorio interessato dalle esondazioni. 

Ottima notizia la sospensione dei mutui per coloro che hanno subito grave disagio socio-economico a seguito delle avverse condizioni, così come proposto dall’ABI Associazione Bancaria Italiana su iniziativa del Presidente Antonio Patuelli che ringraziamo per la sensibilità dimostrata.

Inoltre, bene lo stanziamento iniziale di 10 milioni da parte del Governo, ma occorre una Legge Speciale che possa dare risposte rapide, risarcimenti, azzerare le tasse a famiglie e imprese coinvolte dall’alluvione e che riguardi in generale i versamenti contributivi e fiscali. 

Per quanto riguarda poi la manutenzione dei corsi d’acqua, è necessario un piano regionale di controllo che metta in sicurezza gli argini e attuare tutti gli interventi volti a garantire le opere di pulizia dei fossi e della rete scolante.

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