Continua la lotta quotidiana contro il caro bollette
di Mauro Mambelli*
Quanto hanno speso per l’energia le imprese del terziario della provincia di Ravenna nel corso del 2022? Euro più, euro meno, circa 400 milioni di euro praticamente due volte e mezzo la spesa annuale
dell’anno prima.
Nonostante il prezzo del gas oscilli oggi attorno ai 55 euro per Megawattora, le bollette che sono state inviate in queste settimane (ed anche quelle che verranno inviate le prossime settimane) ci confermano che la tempesta energetica per imprese e consumatori non è ancora passata.
A certificarlo è l’Osservatorio Energia di Confcommercio che ha svolto un’analisi trimestrale realizzata in collaborazione con Nomisma Energia, a ottobre il costo dell’energia per le imprese del terziario si è attestata su una spesa complessiva tra elettricità e gas per il 2022 molto superiore rispetto al 2021. Non solo, rispetto al mese di luglio 2022, a ottobre si è registrato un fortissimo rincaro delle offerte elettriche sul mercato libero riguardo al settore terziario, come anche in quello domestico.
Ad oggi, il costo dell’energia continua ad essere ancora molto lontano dai valori 2021: nel confronto tra ottobre 2021 e ottobre 2022, gli aumenti della spesa annuale per le imprese del terziario arrivano a toccare punte del 240% per l’elettricità e del 212% per il gas.
L’impatto del caro energia, nonostante gli interventi del Governo, è quindi ancora pesantissimo: secondo Confcommercio per affrontare questa emergenza occorre azzerare gli oneri di sistema per tutte le imprese, prorogare per tutto il 2023 il mercato tutelato delle microimprese e intervenire subito contro il caro carburante per autotrasporto.
Se poi allarghiamo il nostro orizzonte e confrontiamo i prezzi di luce e gas in Europa, notiamo che le nostre imprese del commercio, del turismo e dei servizi pagano molto di più rispetto alle stesse imprese in Francia e Spagna.
Tutte le categorie economiche prese a riferimento, infatti, pagano in Italia, a parità di consumi e di potenza impegnata, una bolletta elettrica notevolmente più elevata: alberghi, bar, ristoranti e negozi alimentari hanno una spesa elettrica mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e addirittura di quasi il 70% rispetto a quelle francesi. Meno severo il divario relativo ai negozi non alimentari che pagano, rispettivamente, l’11% e il 16% in più.
*Presidente Confcommercio provincia di Ravenna