il Resto del Carlino 10 novembre 2022
Ravenna Via diaz
I lavori vanno fatti, ma con cantieri meno invasivi
di Mauro Mambelli*
Le impalcature sono davvero invasive come pure il continuo transito di furgoni. La situazione che si è creata in via Diaz, sollevata dal Carlino Ravenna, fa riflettere, e molto, sui disagi che si creano nel centro storico di
Ravenna quando si mette mano ad una ristrutturazione rilevante di un edificio (in questo caso sono due gli edifici interessati ai lavori) che certamente, una volta terminato, darà maggior valore alla zona e la renderà più attraente.Le giuste sollecitazioni dei commercianti vanno ascoltate e soprattutto le modifiche richieste vanno accettate, anche perché i lavori di riqualificazione proseguiranno ancora per qualche tempo e chi ha un’attività nella via deve poter lavorare comunque, soprattutto nelle prossime settimane, con l’avvicinarsi delle festività natalizie, il periodo più importante dell’anno dal punto di vista commerciale.Le attività non possono essere nascoste dalle impalcature, che risultano particolarmente ingombranti, direi eccessivamente ingombranti, e forse i cantieri potevano essere organizzati diversamente, in altro modo, tenendo conto delle esigenze commerciali della strada.Vorrei ricordare che quando c’è stata la ristrutturazione del Mercato coperto, che ha interessato la zona limitrofa per molto tempo, intervenendo in quattro vie centrali e una piazza, c’è stata una sorta di dialogo con la proprietà da parte dei commercianti che avevano l’attività nella zona e ciò ha consentito di limitare al minimo i disagi.La stessa operazione va fatta anche con i commercianti di Via Diaz che giustamente pongono delle questioni. Con questo non si vuole assolutamente affermare che i lavori vanno fermati o altro, la riqualificazione di edifici o di parte di strade è sempre una buona cosa perché così si migliora l’aspetto estetico e si rende più attrattivo l’asse commerciale.Ad esempio utilizzare le reti trasparenti per dare visibilità ai negozi, mi sembra una scelta adeguata che non ha un impatto enorme sui costi dei cantieri. Tra l’altro va sottolineato che così si evitano situazioni di insicurezza in quanto i luoghi nascosti alla luce, gli angoli più bui possono sviluppare anche contesti pericolosi. E noi non li vogliamo.*Presidente Confcommercio Ravenna