Corriere Romagna 22.02.2022
«Il ritorno della Tosap è insostenibile per i locali»
Mambelli: «A rischio il format turistico che ha reso la città più attrattiva Con la tassa al 100% spariranno i tavoli all' aperto». Ora l' incontro col Comune
Il 31 marzo potrebbe coincidere con la fine dello stato di emergenza, ma con esso se ne andrebbero anche alcune agevolazioni che hanno aiutato le attività commerciali
ad attraversare la tempesta del Covid. E il mondo del commercio ravennate guarda con preoccupazione al ritorno della Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, che rischia di mettere fine a esperienze come quella del "quadrilatero del gusto" e del salotto all' aperto che ha ravvivato il centro. «La situazione sanitaria è in via di miglioramento ma il commercio è ancora in un momento di estrema fragilità - spiega il presidente provinciale di Ascom Confcommercio, Mauro Mambelli -. Se dovesse tornare l' applicazione al 100% della Tosap, i locali non so se riuscirebbero a fare fronte alle spese. Stiamo già affrontando l' esplosione dei costi delle bollette e dei rincari delle materie prime, se aggiungiamo anche la Tosap la tempesta sarà perfetta. Abbiamo già scritto al sindaco per segnalare la preoccupazione e la prossima settimana è in agenda un incontro con il primo cittadino».
Mambelli spiega che in questi ultimi due anni i pagamenti della Tosap, che è una tassa comunale, sono stati sospesi: «Lo Stato è intervenuto destinando fondi a sostegno delle attività per il pagamento dellatassa comunale-spiega-.
Se il meccanismo dovesse interrompersi, gli effetti per il commercio potrebbero essere drammatici. Questo è particolarmente vero per Ravenna, che nel periodo del Covid è riuscita a creare un nuovo format turistico con numerosi locali che hanno predisposto tavolini e servizi all' aperto. L' immagine della città è completamente cambiata, con enorme beneficio in termini di richiamo turistico. I locali si sono sviluppati all' esterno e le persone hanno risposto con entusiasmo alla novità. Il nuovo modello, ora, rischia di incepparsi. Di fronte alla reintroduzione della Tosap, potrebbe diventare economicamente insostenibile; molti ristoratori e titolari di locali rinuncerebbero o limiterebbero le soluzioni all' aperto per l' impossibilità di sostenere nuovi costi. Almeno per il primo anno, chiediamo che sia istituita solo una tassa simbolica, che ci dia il tempo di riprendercidagli effetti della pandemia.
Abbiamo contattato il sindaco De Pascale, trovando disponibilità all' ascolto. Ci vedremo la prossima settimana per individuare soluzioni condivise e percorribili».