il Resto del Carlino 12 maggio 2021
Mauro Mambelli (Confcommercio)
«Ripristinare il consumo al banco»
La lettera ai ministri: «Spostare il coprifuoco almeno fino alle 24, oppure eliminarlo»
Hanno prenotato nel cuore della notte e la mattina dopo erano già al centro vaccinale, a ricevere la prima dose. Un piccolo gruppo di persone tra i 55
e i 59 anni sono arrivate al Pala De Andrè già poche ore dopo aver preso l’appuntamento, nella prima giornata di vaccinazioni per la loro fascia d’età. Una dinamica resa possibile dalla grande disponibilità di dosi e dalle prenotazioni online. È il caso di Fabio Poggioli, 56 anni, che ha preso appuntamento nel cuore della notte, nelle prime ore di lunedì scorso, e la mattina dopo era già a vaccinarsi. Poggioli, a che ora ha prenotato? «All’1 e 48 di notte. Sapevo che avrebbero aperto le prenotazioni per la mia fascia d’età quel giorno e mi sono svegliato apposta per prendere l’appuntamento: ero a letto, ho puntato la sveglia». Ha dovuto fare più tentativi? «No, sono riuscito a prendere appuntamento subito, al primo tentativo. Mi sono collegato al fascicolo sanitario elettronico ed è andato tutto bene». Si è stupito quando ha visto che la data era il giorno stesso? «Pensavo che ci fosse un errore nel sistema, tra l’altro ero mezzo addormentato. Nel sito c’è il calendario in cui scegliere, all’inizio non capivo, mi sembrava strano. Poi ho realizzato che c’era posto davvero per il giorno stesso. Ho preso l’appuntamento per le 11.20, praticamente meno di 10 ore dopo la prenotazione ero a vaccinarmi». Ed è andato tutto bene? «Sì, tutto benissimo, nessun fastidio. Al Pala De Andrè c’era molta gente, ma la fila era scorrevole. Tra l’altro lo stesso pomeriggio hanno vaccinato anche mia moglie, che aveva l’appuntamento come soggetto fragile». Ha prenotato appena possibile. Non vedeva l’ora di vaccinarsi? «Proprio così. E sono rimasto sorpreso, non pensavo che il mio turno sarebbe arrivato così in fretta. Mi ero rassegnato a farlo durante l’estate, e invece…» Anche altre persone che conosce hanno preso appuntamento? «Sì. Ho scritto su Facebook che mi ero vaccinato e c’è stato subito un tam tam di persone che mi hanno risposto dicendomi quando si sono prenotate loro. Ho avvertito un senso di liberazione, un clima bellissimo». I suoi famigliari sono tutti vaccinati? «Io e mia moglie abbiamo ricevuto la prima dose, mia madre attende la seconda e mio padre ha concluso il ciclo. Mio figlio ha 19 anni e non vede l’ora. Ma già ora la vita è cambiata anche per lui: prima era preoccupato di poterci attaccare qualcosa». Cosa le piacerebbe poter fare ora che è vaccinato? «Anche semplicemente riprendere le relazioni interpersonali con più tranquillità, vedere finalmente gli amici a cena, poter di nuovo fare le cose più semplici. E poi tornare allo stadio a vedere l’Inter». Sara Servadei