da il Resto del Carlino 18 gennaio 2018
«Imprenditori mecenati per il 2021»
Le idee di Confcommercio: Art Bonus e pubblicità già da quest’estate
IL RESTAURO di un bene culturale pubblico e la sponsorizzazione del grande evento. Ravenna scalda i motori in vista del 2021, l’anno di Dante, col convegno ‘Art Bonus e Dante 2021 - Cibo
per la cultura’ promosso da Confcommercio Ravenna martedì scorso alla sala Bini. Due in particolare le proposte lanciate dall’associazione dei commercianti, con l’intento di coinvolgere anche i titolari di attività della città nel grande anno delle celebrazioni. La prima è l’Art Bonus, ovvero il sostegno del prezioso patrimonio della città da parte degli imprenditori ravennati con il mecenatismo culturale. Confcommercio si farà così promotrice presso i propri associati, con la possibilità però di partecipazione di tutto il tessuto imprenditoriale del territorio, per un’erogazione liberale di denaro per il restauro, la manutenzione o la protezione di un bene culturale pubblico, che sarà individuato dagli enti culturali della città. Potrebbe trattarsi quindi di un manoscritto, un libro, un dipinto o un’opera, che grazie al contributo di tanti potrà essere restituito alla città pienamente fruibile al pubblico. LA SECONDA proposta è poi quella di iniziare a promuovere il 2021 ravennate in città e nei lidi già dalla prossima estate: l’idea di Confcommercio è quella di un’immagine che visivamente richiami l’appuntamento con l’anno X. «Dobbiamo cercare di sfruttare questa occasione per la promozione di Ravenna nel mondo, perché Dante 2021 sarà un evento internazionale» ha detto Mauro Mambelli, presidente di Confcommercio Ravenna, rivolto al sindaco. Erano presenti però anche Domenico De Martino dell’Università di Udine, direttore artistico di Dante 2021, Massimo Mezzetti, assessore alla cultura della Regione, ed Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. «Per anni si è pensato che investire in cultura fosse improduttivo – ha detto Mezzetti –. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per scardinare questo concetto: l’investimento in cultura produce ricchezza materiale e crea occupazione. Rappresenta il 40% del turismo e il 6% del pil». L’idea dell’Art Bonus è piaciuta anche a Ernesto Giuseppe Alfieri, presidente della Fondazione Cassa che è stata tra le prime a utilizzare lo strumento nel 2015, per il quale «con Dante 2021 Ravenna può diventare fulcro della cultura nazionale». Per Alfieri il settimo centenario dovrebbe caratterizzarsi con un ‘Museo Dantesco moderno’ nuovo, «che comunque rimarrà nella sede attuale». Anche il sindaco si è espresso a favore dell’idea dell’Art Bonus. Non resta che correre verso il 2021.