CONFCOMMERCIO PROVINCIA DI RAVENNA

Aeroporto, porto, ferrovie  e strade: un risveglio per il territorio?

I progetti ci sono, le buone intenzioni anche: lavorare tutti insieme per raggiungere questi obiettivi è la chiave di volta per far recuperare a Ravenna e al suo territorio il tempo perso negli anni. Quindi sarà fondamentale ora bruciare le tappe, far presto e impegnarsi tutti su obiettivi concreti e alla nostra portata

di Mauro Mambelli*

Ravenna e il suo territorio provinciale potrebbero veramente candidarsi in un prossimo futuro (speriamo non troppo lontano) ad essere considerata crocevia dei collegamenti della parte

orientale della Regione?

Nell’era post Covid-19 sembra che qualcosa si muova, più in fretta rispetto al passato, per portare al centro degli scambi di merci e persone il nostro territorio, fermo a lungo per traffici stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali. 

Su queste quattro modalità nell’ultimo periodo si avverte un rinnovato interesse.

L’aeroporto di Forlì che ha ottenuto dall’Enac lo scorso 6 luglio il certificato di aeroporto nazionale partirà con i primi voli a Natale 2020 e può ritagliarsi uno spazio adeguato nel panorama regionale grazie anche alla nuova collaborazione, per nulla scontata, tra imprenditori, istituzioni e banche del bacino forlivese, ravennate ed anche delle località turistiche della nostra costa che potrebbero beneficiare di un nuovo flusso di viaggiatori quantificato in 400 mila persone all’anno. 

A questo proposito la nuova DMC (Destination Management Company) costituita lo scorso mese e che vede la partecipazione delle Confcommercio e Confesercenti di Cesena, Forlì e Ravenna, avrà sede proprio nell’hub turistico dell’Aeroporto Ridolfi di Forlì.

Si tratta di una private company sostenuta operativamente e economicamente dalle due associazioni di categoria che fanno riferimento all’intero territorio romagnolo: il nuovo soggetto opererà come un’impresa snella, professionale e soprattutto con la finalità di portare turisti in Romagna.

Sul porto di Ravenna, dopo anni di immobilismo e di stop and go, assistiamo ad un vero e proprio risveglio con l’assegnazione dei lavori del Progetto ‘Ravenna Hub portuale’ del valore di 235 milioni, con lo scavo dei fondali per portarli a meno 12,50 metri, con il rifacimento delle banchine e la realizzazione di nuove, con il nuovo Terminal Container, con nuove aree per la logistica e nuovi scali ferroviari merci.

Non ultimo, a beneficiarne potrebbe essere anche il terminal crociere con un aumentato flusso di viaggiatori, viste le prolungate preoccupazioni che interessano lo scalo di Venezia. 

E il fatto che le crociere di Royal Caribbean per l’estate 2021, come annunciato, non partiranno più da Venezia, ma da Ravenna è un buon segnale, e forse un cambiamento di rotta in questa importante segmento turistico,

Sulla rete ferroviaria c’è ancora molto da lavorare: una nuova linea di Alta velocità che colleghi Trieste con Taranto, passando per Ferrara, Ravenna e Rimini sarebbe il punto di svolta per l’interconnessione ferroviaria del nostro territorio. 

Ad oggi la Giunta regionale ha approvato lo schema di Protocollo di intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la Rete Ferroviaria italiana spa per il potenziamento del collegamento ferroviario Ravenna-Rimini, uno degli obiettivi previsti dal Piano Regionale Integrato dei trasporti della regione Emilia-Romagna 2025.

Infine, la realizzazione di un progetto per una nuova superstrada alternativa alla Romea tra Ravenna e Venezia è indubbiamente positiva e opportuna: il fatto che ci sia accordo tra il ministro competente De Micheli e l’assessore regionale Corsini è di buon auspicio e sono convinto che vada sostenuto perché è una necessità per il nostro territorio e per i traffici commerciali e portuali. 

Confcommercio da tempo sostiene la necessità di un collegamento diretto verso nord, alternativo alla Romea, che possa consentire a Ravenna di avvicinarci sempre più al nord Europa. 

I progetti ci sono, le buone intenzioni anche: lavorare tutti insieme per raggiungere questi obiettivi è la chiave di volta per far recuperare a Ravenna e al suo territorio il tempo perso negli anni. Quindi sarà fondamentale ora bruciare le tappe, far presto e impegnarsi tutti su obiettivi concreti e alla nostra portata.

*Presidente Confcommercio provincia di Ravenna

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