Un plauso alla Digos di Ravenna per l’operazione antiradicalizzazione
Ravenna sempre più sulle cronache nazionali come ‘centro’ privilegiato di foreign fighter
Merita un grande plauso l’indagine della Digos di Ravenna e tutto il personale per l’impegno, la dedizione e il risultato che ha portato all’espulsione di un marocchino di 42 anni, che soggiornava in città, e che nei giorni scorsi è stato
allontanato dal nostro territorio in quanto pericoloso soggetto che manifestava sintomi di radicalizzazione.
Un’indagine certamente lunga e difficoltosa che gli uomini e le donne delle Digos, diretta dal Vicequestore Ornella Lupo, hanno portato a termine con un risultato che trova il pieno apprezzamento di Confcommercio Ravenna.
Ravenna è città turistica e culturale e quindi l’ordine pubblico e la sicurezza devono rappresentare un impegno quotidiano e per questo diamo atto alle forze dell’ordine del lavoro svolto, in particolare sul versante della collaborazione fra i vari Corpi dello Stato, grazie al prezioso coordinamento del Prefetto di Ravenna Caterino.
La sicurezza è anche al primo posto tra le problematiche evidenziate dagli associati Confcommercio Ravenna, prima della burocrazia e della eccessiva fiscalità: per questo non ci stancheremo di chiedere maggiore centralità al diritto di stare tranquilli perché questo è il tema più sensibile per imprese e cittadini.
Vogliamo sottolineare però un ulteriore aspetto.
Dall’inizio dell’anno salgono a quattro le espulsioni dal nostro territorio di foreign fighter. Negli ultimi tre anni le espulsioni di questo tipo hanno interessato otto persone.
Le precedenti espulsioni del 2018, prima del marocchino espulso sabato, avevano interessato due tunisini (espulsi dall’Italia nel gennaio e febbraio scorso), e un albanese di 28 anni di Castel Bolognese, rimpatriato ad agosto e con provvedimento di espulsione del Ministero dell' Interno, considerato dagli inquirenti un pericoloso jihadista radicalizzato da tempo.
Nella nostra città, che è sempre più sulle cronache nazionali come centro privilegiato dei foreign fighter, si è verificato il primo caso in Italia di uno straniero fermato con l'accusa di essersi arruolato nell' Isis (era il 2015): il 29enne tunisino Noussair Louati fu arrestato dalla Digos con l'accusa di essersi arruolato nell'Isis.
Alla luce di tutto ciò e proprio per i precedenti che hanno interessato il nostro territorio, Confcommercio Ravenna auspica un incremento del personale delle forze dell’ordine per un controllo del territorio ancor più efficace e per mettersi al riparo da eventuali accadimenti.
Il buon esito di operazioni come quella portata a termine dalla Digos di Ravenna passa anche dalla dotazione dei mezzi a disposizione e soprattutto dalla disponibilità di personale preparato.
UFFICIO STAMPA