IL SONDAGGIO SUI SALDI INVERNALI 2024 DI CONFCOMMERCIO RAVENNA
Stabilità e aumento per l’86,4% dei commercianti. Il settore fashion non delude così come il Natale
I dati sulle vendite annuali
Per i saldi invernali 2024 le aspettative dei commercianti sono per una stabilità ed anche per un aumento. Lo scontrino medio sarà dai 30 agli 80 euro, come lo scorso anno, nulla cambia sulle intenzioni di acquisto
per beni utili. Bene le vendite natalizie mentre le vendite di tutto il 2023 sono state per il 64,3% del campione stabili, soddisfacenti e molto buone, in calo per il 35,7%.
Sono questi i dati che emergono dal sondaggio effettuato dall’Ufficio Studi di Confcommercio Ravenna tra i commercianti del centro storico e della periferia per conoscere le aspettative sulle vendite dei saldi invernali, quali prodotti saranno più venduti e quanto spenderanno le famiglie. Inoltre, il sondaggio fa il punto sulle vendite natalizie e sulle vendite dell’intero anno 2023.
Nelle tabelle che seguono abbiamo riportato una serie storica dei sondaggi degli ultimi cinque anni (tranne quella del 2021 che per l’emergenza covid non è stata rilevata).
Alla prima domanda ‘Cosa si aspetta quest’anno dalle vendite nel periodo dei saldi?’ per l’86,4% degli operatori intervistati le vendite saranno stabili o in aumento (rispetto allo scorso anno oltre 17 punti in più) contro il 13,6% per i quali si verificherà una diminuzione. In particolare il 63,7% si attende vendite stabili e il 22,7% in aumento.
(Tabella 1)
Tabella 1
Cosa si aspetta quest’anno dalle vendite nel periodo dei saldi? |
%2019 |
%2020 |
%2022 |
%2023 |
%2024 |
Aumento |
22,6 |
25,0 |
15,1 |
23,1 |
22,7 |
Stabilità |
64,0 |
50,8 |
57,6 |
46,2 |
63,7 |
Diminuzione |
13,4 |
24,2 |
27,3 |
30,7 |
13,6 |
Alla domanda ‘Quanto pensa spenderanno mediamente le famiglie?’, lo scontrino medio per il 50,2% degli intervistati si attesterà dai 30 agli 80 € e per il 13,5% dagli 80 ai 120 €. Per il 22,6% degli acquisti lo scontrino sarà oltre i 120 € (quasi stabili rispetto al 2023), mentre per il 9,1% i clienti spenderanno dai 15 ai 30 €. Il 4,6% si aspetta scontrini inferiori ai 15 euro. (Tabella 2)
Tabella 2
Quanto pensa spenderanno mediamente le famiglie? (scontrino medio) |
%2019 |
%2020 |
%2022 |
%2023 |
%2024 |
Meno di 15 euro |
6,4 |
- |
3,0 |
7,7 |
4,6 |
15-30 euro |
- |
10,7 |
21,2 |
7,8 |
9,1 |
30-80 euro |
45,0 |
46,4 |
36,4 |
46,0 |
50,2 |
80-120 euro |
41,9 |
25,1 |
15,2 |
15,4 |
13,5 |
Oltre 120 euro |
6,7 |
17,8 |
24,2 |
23,1 |
22,6 |
La terza domanda ‘Da quali prodotti quest’anno si aspetta il maggior numero di vendite?’, quindi quale sarà la tipologia di prodotti più venduta? Per il 49,2% degli intervistati le vendite riguarderanno beni utili, in deciso aumento i prodotti di marca-fascia alta (36,4%), in calo i prodotti economici e non di marca che si attestano al 10,0%.
(Tabella 3)
Tabella 3
Da quali prodotti quest’anno si aspetta il maggior numero di vendite |
%2019 |
%2020 |
%2022 |
%2023 |
%2024 |
Prodotti di marca-fascia alta |
14,7 |
35,7 |
21,7 |
30,8 |
36,4 |
Prodotti economici e non di marca |
11,2 |
7,1 |
9,1 |
22.4 |
10,0 |
Beni utili |
74,1 |
53,5 |
63,6 |
46,2 |
49,2 |
Beni futili |
- |
- |
2,9 |
0.4 |
4,4 |
Nessuno in particolare |
- |
3,7 |
2,7 |
0.2 |
- |
La quarta domanda del sondaggio riguarda l’andamento delle vendite nel periodo natalizio. Decisamente meglio rispetto al sondaggio dello scorso anno: secondo i commercianti le vendite sono state buone, soddisfacenti o stabilipari al 77,7% (contro il 66,3% del 2022): stabili per il 33,5% e soddisfacenti per il 31,0%, molto bene per il 13,2%. Il 22,3%ha dichiarato un calo delle vendite e nessuno ha dichiarato un forte calo.
(Tabella 4)
Tabella 4
Come sono andate le vendite natalizie? |
%2018 |
%2019 |
%2021 |
%2022 |
%2023 |
Molto bene |
- |
- |
3,1 |
15,4 |
13,2 |
Soddisfacenti |
26,9 |
50,2 |
12,5 |
16,0 |
31,0 |
Stabili |
44,4 |
28,7 |
53,1 |
34.9 |
33,5 |
In calo |
25,0 |
21,1 |
21,9 |
25,8 |
22,3 |
In calo forte |
3,7 |
- |
9,4 |
7,9 |
- |
Infine, l’ultima domanda riguarda le vendite complessive di tutto il 2023. ‘Come sono andate le vendite in tutto il 2023?’, per il 28,4% dei commercianti le vendite sono state stabili, per il 27,3% soddisfacenti, per l’8,6% molto buone. In calo per il 35,7% degli operatori. Nessuno ha dichiarato un forte calo. (Tabella 5)
Tabella 5
Come sono andate le vendite in tutto il 2023 |
%2018 |
%2019 |
%2021 |
%2022 |
%2023 |
Molto bene |
- |
- |
2,8 |
16,7 |
8,6 |
Soddisfacenti |
12,6 |
25,1 |
31,3 |
18,0 |
27,3 |
Stabili |
38,0 |
52,6 |
34,4 |
18,4 |
28,4 |
In calo |
47,1 |
22,3 |
25,0 |
38.6 |
35,7 |
In calo forte |
2,3 |
- |
6,5 |
8,3 |
- |
“Sono in numero maggiore quest’anno i commercianti che si attendono stabilità o aumento delle vendite. Oltre l’86% ha aspettative positive dalle vendite dei saldi invernali. In forte calo coloro che si aspettano una diminuzione delle vendite (si ritorna ai livelli del 2019, ante Covid), così come la percentuale di vendite stabili che si riporta sui livelli di cinque anni fa - dice Mauro Mambelli, Presidente Confcommercio Ravenna.
Bene le vendite natalizie per il 77,7% dei commercianti, in aumento rispetto allo scorso anno; sulle vendite di tutto il 2023, notiamo più stabilità: infatti se sommiamo coloro che hanno espresso un giudizio positivo la percentuale è pari al 64,3%.
Anche per quest’anno Confcommercio ha promosso l’iniziativa ‘Compro sottocasa perché mi sento a casa’, arrivata alla quarta edizione, nata per valorizzare il ruolo di aggregatore sociale nelle città delle attività commerciali, negozi, bar, ristoranti e per evidenziare il legame tra gli abitanti di un quartiere e i suoi negozi”.
Consigli per gli acquisti
- 1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
- 2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- 3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
- 4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
- 5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).
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