Gapar, da realtà vitale per il territorio al fallimento

Confcommercio Ravenna ringrazia il Procuratore Capo di Ravenna Alessandro Mancini per aver fatto piena luce su un’amara vicenda

Confcommercio Ravenna si complimenta con il Procuratore Capo di Ravenna Alessandro Mancini per l’operazione ‘Sold out’ che ha fatto piena luce sul fallimento della Gapar spa, per decenni una delle realtà aziendali più vitali e

vivaci del territorio ravennate. La grande competenza del Procuratore ha fatto emergere un’imponente violazione delle norme penali che ha portato all’accusa di bancarotta fraudolenta.

Le indagini, condotte dal Sostituto Procuratore Lucrezia Ciriello, sono state accuratamente svolte dalla Guardia di Finanza di Ravenna, di cui è Comandante il Col. Andrea Fiducia, ai quali va il nostro ringraziamento.

Un fallimento che ha generato enormi difficoltà a numerose altre aziende che collaboravano con la Gapar e che ha lasciato senza lavoro decine di dipendenti, oltre all’indotto.

Vogliamo sottolineare la nostra piena soddisfazione per la conclusione dell’operazione proprio perché le radici della Gapar vanno rintracciate nel fertile terreno della panificazione ravennate degli anni 70, aderente storicamente a Confcommercio Ravenna.

Infatti, in quegli anni, uno sparuto numero di panificatori ebbe il coraggio di fondare prima un gruppo di acquisto con l’intento di calmierare i prezzi, poi una cooperativa di consumo. Agli inizi degli anni novanta ci fu la svolta imprenditoriale: da un gruppo di oltre 100 soci si passò ad un gruppo di circa cinquanta, fondando la Gapar S.r.l. prima e la Gapar S.p.A. poi. 

La Gapar S.r.l. iniziò l’attività nel 1991 con un capitale sociale di 200 milioni di vecchie lire servendo i vecchi soci della cooperativa e cercando di allargare il bacino di utilizzatori, oltre ai panettieri anche ai ristoratori. La società operava in un immobile di proprietà di circa 500 mq. La forza lavoro era di 6 unità. Il fatturato che si sviluppò fu di un miliardo e 697 milioni di vecchie lire. Dal 1991 al 1998 la Gapar continuò ad allargare la copertura del territorio, che, se all’inizio era solo limitato alla zona di Ravenna, nel 1998 già copriva tutta la Romagna, parte dell’Emilia e delle Marche. 

Alla fine del 1998 il fatturato si incrementò fino ad arrivare a oltre 10 miliardi di vecchie lire. A fronte della crescita, la Società decise di aumentare il proprio capitale sociale ad un miliardo, sempre di vecchie lire, e di acquistare un’ulteriore capannone di 1.000 mq. 

Nel periodo 1999-2000 alla luce dello sviluppo ottenuto si costruì un altro immobile di 3.200 mq. e si decise un ulteriore aumento di capitale sociale. 

Dal 1999 al 2001 l’obiettivo fu quello di raddoppiare il fatturato. Infatti, a fine 2001, il fatturato si attestò sui 20 miliardi di vecchie lire (10.329.138 euro) e nei primi mesi del 2002 la Società decise di portare il capitale sociale a 1.640.000 euro. 

Gapar continuò negli anni la sua ascesa (nel 2013 il fatturato aveva raggiunto i 50 milioni di euro), diventando punto di riferimento degli operatori del settori e proprietaria di tre immobili per un totale d’area di circa 5.000 mq a Fornace Zarattini e con una forza lavoro, diretta ed indiretta, di 100 di unità. 

UFFICIO STAMPA

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